Che disavventura

Dopo un paio di mesi a tribolare su problemi di accensione Carlo era riuscito con l'intervento di Paolino ad avere una messa a punto perfetta per affrontare la stagione, tutto si era allineato perfettamente ed il rombo del NTX ruggiva pronto per l'avventura.
Il destino a volte gioca scherzi imprevedibili ed è beffardo, proprio quando Carlo, trovato un buco fra i mille impegni familiari e lavorativi voleva ricercare il suo equilibrio interiore sulle due ruote parte verso l'appenino tosco-emiliano, l'occasione era una motocavalcata in quota, lontani dalla frenesia della quotidianità insieme ad amici con la stessa passione.
Pronti via un lungo serpentone di centauri si snoda lungo i sentieri di campagna che si inerpicano lungo la dorsale appenninica, tutto procedeva nel migliore dei modi fino a quando la perdita del grip al posteriore per Carlo è stata fatale, lui stesso dice: "ero in una situazione dove mai mi sarei aspettato la perdita di trazione, il conseguente movimento mi ha portato a cercare aiuto levando gas e conseguentemente la presa della ruota posteriore mi a letteralmente fiondato verso il burrone alla mia sinistra; poi solo buio, non ricordo più nulla."
La macchina dei soccorsi si è mossa nel migliore dei modi ed anche se il primo soccorritore sfortunatamente è anche lui rimasto ferito per la difficoltà del recupero in un burrone con un volo di oltre 40 metri del povero Carlo tutti e due possono raccontarci sani e salvi questa terribile disavventura.
Qualche mese di riabilitazione e Carlo è ritornato come nuovo ma per il suo NTX il destino era segnato, ricordo ancora il mio stato d'animo e la preoccupazione per il mio amico quando mi ritrovai davanti alla motocicletta completamente distrutta, un senso di paura mi assalì perchè la scena davanti ai miei occhi non mi faceva presagire nulla di buono, fortunatamente mi ero completamente sbagliato.
Un pò forse è stata proprio la buona sorte di Carlo a farci intraprendere questo progetto di rimettere in pista quel groviglio di metallo contorto.

 Articoli di cronaca dell'incidente

 Il forcellone completo di ruota ed ammortizzatori 

recuperato qualche mese dopo 

dai volontari del soccorso alpino

Questo era ciò che restava di una gloriosa NTX 650

Video del recupero del forcellone 

avvenuto circa 15 giorni dopo l'incidente

Il serbatoio

Serbatoi del 750 sport maggiorati furono montati sulle V 50 preparate, su volontà di monsieur Bacholle; come si può notare dalla foto qui sopra furono quasi raddoppiati per capienza in altezza, scelta un pò anti estetica ma sicuramente funzionale.
Sacrificare un serbatoio da 750 sport nel 2020 sarebbe stato poco corretto ed il "socio" Paolino ne era cosciente, una soluzione andava trovata e il nostro amico Francesco è stato l'uomo della provvidenza procurandoci un serbatoio da V7 "nuova" serie in metallo.
Come riuscire a modificare il serbatoio è stato il primo punto da portare a termine dopo che erano stati costruiti i nuovi punti di ancoraggio sul telaio per ospitare il nuovo serbatoio, avendo diverse soluzioni ci siamo affidati al guru delle modanature ovvero "mexico" esperto batti lama e verniciatore della carrozzeria "Giacchetti & Luporini"
di Capannori (Lu) che da ormai diversi anni ha la piena fiducia da parte di Meccanicamente per sfornare fiammanti carrozzerie per le special dei clienti più esigenti.

Polvere e gloria

Nel lontano 1997 un manipolo di eroi diede vita ad un evento unico nel suo genere capace di attrarre appassionati da tutto il mondo, parlo dell'Eroica: che ha come ambientazione quelle meravigliose strade bianche adagiate sulle colline Senesi percorse da bici d'epoca dove ci vuole "gamba" per far scorrere il tappeto bianco sotto le ruote.
Traggo questa citazione dal sito ufficiale della manifestazione:

"L’EROICA È NATA PER AMORE VERSO QUEL CICLISMO CHE FECE SCRIVERE UN BEL PO’ DI STORIA E TANTA LETTERATURA ITALIANA CON L’INTENTO DI RICERCARE LE RADICI AUTENTICHE DI UNO SPORT BELLISSIMO, CON UNA GRANDE ANIMA POPOLARE."

Eroica

Da un'idea di Andrea, e sempre rimanendo in ambito della due ruote, nel 2012 è nata la versione senza pedali ma a motore (da enduro) di una competizione definita da diverse riviste di settore come "la Woodstock dell'enduro".

Infatti il maggio della campagna Toscana è ormai il periodo perfetto per richiamare il movimento "hippie" dell'enduro a raccolta nella zona di Gaiole in Chianti e creare un lunghissimo serpentone di cavalli meccanici scalpitanti lungo quelle che ormai sono definite le strade bianche più famose al mondo.

Quest'anno l'edizione 2020 partirà il 15 Maggio e proseguirà fino al 17 Maggio per maggiori info visitate il sito:

Eroici in Moto

Negli ultimi mesi ho avuto il piacere di conoscere Andrea Leggieri e con molta curiosità e non poca insistenza, tipica del mio carattere, ho messo a dura prova la pazienza di quest'ultimo e fra una chiacchierata e l'altra ho illustrato il progetto che Paolo ed io stiamo portando avanti con Meccanicamente Eroica, ovvero costruire una Guzzi "special" in onore delle cinque Guzzi del team Seudem che presero parte al rally "Oasis" ad inizio 1979 meglio conosciuto come Parigi-Dakar.

Metterci in gioco è una cosa che accomuna me e Paolo, chi ci conosce bene dice che ci compensiamo riuscendo a convogliare le nostre energie verso gli obiettivi prefissati riuscendo a coinvolgere gli appassionati come noi in progetti che trasudano olio e sudore ma che alla fine rombano e fanno vibrare l'anima. 

Andrea in tutto questo è sceso in campo e si è schierato al nostro fianco dandoci una scadenza, ovvero terminare la costruzione della moto in tempo per prendere il via all'edizione 2020 di Polvere & Gloria.

Uno screen shot ha fermato il timer su quanto mancava alla partenza; per un attimo sono riuscito a fermarlo ma il countdown scorre inesorabile, la sfida è avvincente e noi del team Meccanicamente riusciremo nell'impresa!

Per inciso, ed in modo goliardico, ci saranno continui aggiornamenti sull'avanzamento della costruzione della moto anche sulla pagina facebook di Eroici in Moto.

 Iscrizioni aperte

Per non dimenticare Fabrizio

Scintille e polvere di gloria

Qualche anno fà mi perdevo nella fantasia mentre guardavo mio padre tagliare il ferro con la moletta, ogni scintilla era una pensiero fantastico che si associava alla voglia di utilizzare quell'oggetto tanto pericoloso quanto attraente; una delle cose più belle nella prima fase di un progetto è l'utilizzo sfrenato della moletta per eliminare il superfluo, tanto poi se si elimina troppo c'è il socio che risalda!
La buona sorte illumina la strada di questa moto da"loser" infatti circa una settimana fa un nostro carissimo amico  si è presentato in officina con un grande scatolone che, aperto da Paolo, ci ha regalato una grande emozione: un serbatoio con wrap mimetico in mio onore è saltato fuori e da lì in poi tutto ha cambiato prospettiva, un balzo in avanti importantissimo è stato fatto soprattutto nel morale.
Pronti via, facciamo un paio di prove per trovare il giusto assetto iniziamo a segare ammennicoli superflui e rismontiamo tutto per lavare il motore saldarne un supporto e prepararlo per la verniciatura, il socio intanto modifica i supporti del serbatoio fissandoli nella giusta posizione con precisione millimetrica.
Uno sguardo all'orologio ed è già ora di pranzo, anche questo sabato ha dato i suoi frutti e si torna a casa con mille idee in testa e con la voglia di continuare questa avventura.

         

3, 2, 1, 0 Action

Scintille

Camouflage tank

 Il socio ha un intuizione sull'assetto...

 ... forcellone corto serie piccola,

moto meno impennata e passo più corto

 brush or die

 Paolo rimedia ai miei danni

 Supporti per tamponi serbatoio fatti

Mission complete!