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martedì 12 maggio 2020

Eric Breton est party

Ieri in tarda serata all'ultimo scroll su facebook prima di andare a dormire ho appreso questa triste notizia, uno dei cinque eroi dakariani che tentarono l'impresa nel '79 a bordo delle guzzi di Bacholle non è più tra noi.
Nei mesi scorsi mentre ero in pieno fermento ero riuscito ad agganciarlo sui social e lui con un modo di fare molto cordiale si era appassionato al progetto mio e di Paolo raccontandomi come la sua prima Dakar avesse un tasso pionieristico molto più elevato di quello agonistico, mi parlava di una grande carovana che si muoveva come un serpentone sulle dune verso il lago rosa.
Nei messaggi che ho scambiato con lui mi aveva detto che non aveva moltissimo materiale fotografico di quella esperienza ma che alla prima occasione si sarebbe messo a cercare l'album per mandarmi qualche foto, sono dispiaciuto di non poter condividere qualche altra chiaccherata con questo simpatico amico che si era ormai da tempo trasferito nel sud est asiatico, mi raccontava anche dei suoi articoli scritti su diverse testate di riviste motoristiche.

Salut Eric  mon vélo touchera le sable chaud du sahara aussi dans ta mémoire







domenica 19 aprile 2020

Eroi Dakariani

Oggi allarghiamo il raggio d'azione, per noi Guzzisti il Torri e le sue imprese hanno accompagnato chiacchierate ad alto tasso adrenalinico; se poi si iniziava a parlare di endurone Jap anni '80 e '90 per gli appassionati del Rally più famoso del mondo si potevano fare delle maratone annaffiate da casse di birra, volevo condividere una di queste storie con voi.
Franco Picco classe 1955 si presenta a Parigi negli ultimi giorni del 1984 per prendere il via all'alba del 1985 della 7^ edizione della Dakar, pronti via, parte all'attacco, stupendo così tutti i veterani del tempo e soprattutto i francesi, andava così forte che anche il suo team faceva fatica a stargli dietro nei vari accampamenti tanto e vero che in diverse tappe fece manutenzione da solo.
Alla fine si piazzo 3^ e convinse a suon di vittorie di tappa anche la dirigenza Yamaha a dargli una moto ufficiale già dall'anno seguente.
Niente male per un crossista totalmente estraneo alla magia della sabbia africana.
Ho scelto quelle che definisco le immagini più rappresentative e belle di Franco negli anni ruggenti puntualizzando che questo leone ruggisce ancora in terra d'africa prendendo ancora parte a quella che è, per dato di fatto, la nuova Parigi Dakar, ovvero l'Africa eco race.
Non perdetevi per niente al mondo l'intervista di Nico Cereghini al pilota che trovate sotto le foto, vi assicuro che emoziona per i valori e l'entusiasmo trasmessi da Franco.







mercoledì 8 aprile 2020

Serbatoio maggiorato - fatto ✅

Aprile, ancora siamo sotto attacco, stretti nella morsa della quarantena sociale, tutti a distanza, le speranze di tornare alla routine sono sempre alimentate dalle necessità di tornare al tenore di vita di qualche mese fa.
Stando più ore a casa ho riscoperto dei lati positivi ed i ricordi di quando ero bambino tengono, mia moglie sforna delle deliziose torte, il sabato si fa la pizza in casa e in queste assolate giornate di primavera si gode del sole rinchiusi in giardino come fosse l'ora d'aria; in questa modalità di vita a ritmi semplificati c'è chi come il "Mexico" non è riuscito di stare alla larga dal progetto di Meccanicamente Eroica portando a termine una delle operazioni più complesse, ovvero il serbatoio.
Dopo una prima prova di espansione si sono delineate le sue forme e le misure e grazie all'estro del maestro batti lama l'auto carrozzeria Giacchetti & Luporini di Capannori è riuscita nell'impresa di ricreare, pur non utilizzando come base un serbatoio identico a quello sagomato per le V 50 Dakar del '79, un'identica copia che ha visto così la luce.
Ringraziando Mexico per l'impegno devo rimproverarmi l'impossibilità di fotografarlo all'opera mentre plasmava le curve di questo "fat tank", spero di potermi rifare in tempo per la verniciatura in tempi di restrizioni meno pressanti come in questi giorni.

per non rimanere a secco, come una volta!



 

 Paolino si da da fare nel rimontare la trasmissione


 Ecco fatto, forcellone serie piccola assemblato


 il groviglio di cavi va steso.....

 Entusiasmo....

 Perplessità....

 Confusione...

Disillusione.... "Paolino vieni un attimo"


Eccoci qui pronti per il prossimo step



Non ho resistito alla tentazione di fare "brum brum"


mercoledì 25 marzo 2020

Tenere duro anche nei momenti difficili


 Circa due settimane fa avevamo un certo allarmismo nel sentir parlare di Covid-19 ma nei fatti ognuno di noi viveva la propria vita manifestando la libertà in ogni sua forma senza la coscienza di ciò che questo virus sarebbe riuscito a toglierci.
Prima di proseguire volevo ringraziare la parte di Italia che non si è fermata e non si fermerà per garantire a tutti noi i servizi essenziali partendo dalla sanità che sta svolgendo un attività a limite di ogni qualsivoglia sforzo per arrivare ai trasportatori che non fanno mancare nulla all'interno delle attività commerciali che a loro volta sono tenute aperte da commessi\e che con sacrifico dell'hashtag #IORESTOACASA ne vivono solo l'ideale.

Questo articolo non doveva essere proprio così, volevo raccontare un nuovo capitolo di questa storia senza il peso della realtà, mi sarebbe piaciuto scrivere con i miei modi leggeri e pieni di quella condivisione dei sogni ad occhi aperti che sono tipici del mio modo di esporre ciò che vivo;
in questi giorni l'entusiasmo è stato letteralmente soppiantato da un aria pesante e molti pensieri tristi affollano la mia testa a causa di ciò che sta accadendo intorno a noi, ma ripensando all'ultima giornata dove il progetto di MeccanicaMente Eroica è stato condiviso con gli amici d'accordo con Paolo ho caricato le ultime foto fatte e cercherò di ripartire dal punto in cui ci eravamo lasciati.
Riverniciato il motore la fase 2 è partita con il pieno di adrenalina, quella che è ormai la postazione del "Guzzi Dakar '79" all'interno dell'officina si riempie  di "ferraglia" ed intorno al bicilindrico a V si inizia a rimontare il telaio sdoppiato tipico dei Guzzi "serie piccola" del tempo.
Mentre Paolo pone nelle sedi i cuscinetti di sterzo i miei fratelli di club citofonano con un girarrosto da cuocere sotto braccio, non appena entrati Vilmo esclama " a che punto è la brace!" mentre Angelo mi chiama e quando gli sono a tiro mi fa "bada merce che ho portato"! La giornata prende la piega giusta con Cesar che porta avanti i lavori sul suo nuovo FXR, Elia ed Angelo che provano la messa in moto dell'Africa Twin ed il resto della ciurma compreso Eze che tirano la "carretta" per cuocere il girarrosto.
A fine mattinata, dopo diverse ore trascorse in modalità "sala giochi" (progetto creato da Paolo che con grande dedizione da il massimo per portare avanti l'idea), si tirano le somme ed il risultato è: telaio montato, piastre e forcella revisionate e messe su, preparazione del forcellone e cardano fatta.
Un tintinnio di forchettoni richiama l'attenzione, il sole già scalda come le più belle giornate di primavera e le restrizioni per evitare i contagi sono lontane dal nostro modo di vivere.
Teniamo duro prima o poi torneremo alla nostra normalità ed una delle nostre peculiarità di Italiani ovvero quella del contatto fisico ci renderà ancora più orgogliosi.
Faccio mia una battuta del grande Andrea Leggieri:

Teniamo accesa la passione anche con la moto ferma in garage, torneremo ad abbracciarci di nuovo e sarà ancora più bello, il mondo è favoloso e 
l'Italia è un grande paese!

 Il socio all'opera


 In sfida con un vecchio cardano

 La cornice c'è

 forcella Marzocchi revisionata
 e foderi rosso "anti malocchio" pronti

 Il forcellone fa invidia a quelli nuovi

 Montaggio cuscinetti di sterzo e piastre




Classico set-up anteriore da enduro di fine anni '70

 Il pezzo forte dei fratelli Vilmo family

 GASSTDICIPLES e nuove leve

 Tutti in attesa di sporcarsi le mani


SALA GIOCHI 2020

domenica 1 marzo 2020

Heroes

Rally Oasis

Leggenda ed entusiasmo



Mentre sogno di cavalcare la "Guzzona" con questi filmati proseguo i lavori con Paolino, 
siamo arrivati alla fase 2 ovvero l'assemblaggio.

 Ultimi ritocchi al motore prima di rimontare tutto


giovedì 27 febbraio 2020

Che disavventura

Dopo un paio di mesi a tribolare su problemi di accensione Carlo era riuscito con l'intervento di Paolino ad avere una messa a punto perfetta per affrontare la stagione, tutto si era allineato perfettamente ed il rombo del NTX ruggiva pronto per l'avventura.
Il destino a volte gioca scherzi imprevedibili ed è beffardo, proprio quando Carlo, trovato un buco fra i mille impegni familiari e lavorativi voleva ricercare il suo equilibrio interiore sulle due ruote parte verso l'appenino tosco-emiliano, l'occasione era una motocavalcata in quota, lontani dalla frenesia della quotidianità insieme ad amici con la stessa passione.
Pronti via un lungo serpentone di centauri si snoda lungo i sentieri di campagna che si inerpicano lungo la dorsale appenninica, tutto procedeva nel migliore dei modi fino a quando la perdita del grip al posteriore per Carlo è stata fatale, lui stesso dice: "ero in una situazione dove mai mi sarei aspettato la perdita di trazione, il conseguente movimento mi ha portato a cercare aiuto levando gas e conseguentemente la presa della ruota posteriore mi a letteralmente fiondato verso il burrone alla mia sinistra; poi solo buio, non ricordo più nulla."
La macchina dei soccorsi si è mossa nel migliore dei modi ed anche se il primo soccorritore sfortunatamente è anche lui rimasto ferito per la difficoltà del recupero in un burrone con un volo di oltre 40 metri del povero Carlo tutti e due possono raccontarci sani e salvi questa terribile disavventura.
Qualche mese di riabilitazione e Carlo è ritornato come nuovo ma per il suo NTX il destino era segnato, ricordo ancora il mio stato d'animo e la preoccupazione per il mio amico quando mi ritrovai davanti alla motocicletta completamente distrutta, un senso di paura mi assalì perchè la scena davanti ai miei occhi non mi faceva presagire nulla di buono, fortunatamente mi ero completamente sbagliato.
Un pò forse è stata proprio la buona sorte di Carlo a farci intraprendere questo progetto di rimettere in pista quel groviglio di metallo contorto.

 Articoli di cronaca dell'incidente


 Il forcellone completo di ruota ed ammortizzatori 
recuperato qualche mese dopo 
dai volontari del soccorso alpino

Questo era ciò che restava di una gloriosa NTX 650

Video del recupero del forcellone 
avvenuto circa 15 giorni dopo l'incidente


Ripartenza

 Troppi stop in un 2020 dove la libertà personale è stata fortemente limitata da una pandemia che non ci ha dato tregua, che il 2021 sia un ...