Prima di proseguire volevo ringraziare la parte di Italia che non si è fermata e non si fermerà per garantire a tutti noi i servizi essenziali partendo dalla sanità che sta svolgendo un attività a limite di ogni qualsivoglia sforzo per arrivare ai trasportatori che non fanno mancare nulla all'interno delle attività commerciali che a loro volta sono tenute aperte da commessi\e che con sacrifico dell'hashtag #IORESTOACASA ne vivono solo l'ideale.
Questo articolo non doveva essere proprio così, volevo raccontare un nuovo capitolo di questa storia senza il peso della realtà, mi sarebbe piaciuto scrivere con i miei modi leggeri e pieni di quella condivisione dei sogni ad occhi aperti che sono tipici del mio modo di esporre ciò che vivo;
in questi giorni l'entusiasmo è stato letteralmente soppiantato da un aria pesante e molti pensieri tristi affollano la mia testa a causa di ciò che sta accadendo intorno a noi, ma ripensando all'ultima giornata dove il progetto di MeccanicaMente Eroica è stato condiviso con gli amici d'accordo con Paolo ho caricato le ultime foto fatte e cercherò di ripartire dal punto in cui ci eravamo lasciati.
Riverniciato il motore la fase 2 è partita con il pieno di adrenalina, quella che è ormai la postazione del "Guzzi Dakar '79" all'interno dell'officina si riempie di "ferraglia" ed intorno al bicilindrico a V si inizia a rimontare il telaio sdoppiato tipico dei Guzzi "serie piccola" del tempo.
Mentre Paolo pone nelle sedi i cuscinetti di sterzo i miei fratelli di club citofonano con un girarrosto da cuocere sotto braccio, non appena entrati Vilmo esclama " a che punto è la brace!" mentre Angelo mi chiama e quando gli sono a tiro mi fa "bada merce che ho portato"! La giornata prende la piega giusta con Cesar che porta avanti i lavori sul suo nuovo FXR, Elia ed Angelo che provano la messa in moto dell'Africa Twin ed il resto della ciurma compreso Eze che tirano la "carretta" per cuocere il girarrosto.
A fine mattinata, dopo diverse ore trascorse in modalità "sala giochi" (progetto creato da Paolo che con grande dedizione da il massimo per portare avanti l'idea), si tirano le somme ed il risultato è: telaio montato, piastre e forcella revisionate e messe su, preparazione del forcellone e cardano fatta.
Un tintinnio di forchettoni richiama l'attenzione, il sole già scalda come le più belle giornate di primavera e le restrizioni per evitare i contagi sono lontane dal nostro modo di vivere.
Teniamo duro prima o poi torneremo alla nostra normalità ed una delle nostre peculiarità di Italiani ovvero quella del contatto fisico ci renderà ancora più orgogliosi.
Faccio mia una battuta del grande Andrea Leggieri:
Teniamo accesa la passione anche con la moto ferma in garage, torneremo ad abbracciarci di nuovo e sarà ancora più bello, il mondo è favoloso e
l'Italia è un grande paese!
Il socio all'opera
In sfida con un vecchio cardano
La cornice c'è
forcella Marzocchi revisionata
e foderi rosso "anti malocchio" pronti
Il forcellone fa invidia a quelli nuovi
Montaggio cuscinetti di sterzo e piastre
Classico set-up anteriore da enduro di fine anni '70
Il pezzo forte dei fratelli Vilmo family
GASSTDICIPLES e nuove leve
Tutti in attesa di sporcarsi le mani
SALA GIOCHI 2020